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Quanto dura angiografia cerebrale?

Quanto dura angiografia cerebrale?

La durata dell’esame può variare molto: mediamente si va dai 30 minuti alle due ore.

Come si fa l angiografia cerebrale?

L’angiografia cerebrale è un esame medico che si serve di un catetere, una guida a raggi X per condurre il catetere e un’iniezione di un mezzo di contrasto per poter analizzare i vasi sanguigni nel cervello alla ricerca di anomalie strutturali dovute ad aneurismi o altre malattie come l’aterosclerosi.

Quando fare un angiografia?

L’angiografia con cateterismo rimane ampiamente utilizzata nei pazienti che devono sottoporsi ad intervento chirurgico o a procedure terapeutiche di radiologia interventistica (ad esempio angioplastica, posizionamento di stent vascolari).

Chi ha eseguito la prima angiografia cerebrale?

Cenni storici. La tecnica (angiografia cerebrale con contrasto) fu sviluppata nel 1927 dal medico neurologo portoghese e premio nobel per la medicina dr. Antonio Egas Moniz, all’Università di Lisbona al fine di indagare la causa di diversi tipi di malattie nervose (tumori, malformazioni arterovenose ed altre).

Come viene effettuato l’esame di angiografia?

L’angiografia viene effettuata incannulando, mediante speciali cateteri, le arterie dell’organo da esaminare, successivamente introducendo il mezzo di contrasto (a base di iodio) e registrando le immagini radiografiche ad un ritmo di circa 3-6 sec.; il mezzo di contrasto viene poi eliminato per via renale.

Come si opera un aneurisma cerebrale?

La TECNICA CHIRURGICA, eseguita dal Neurochirurgo, consiste in un intervento microchirurgico con tricotomia limitata, ridotta apertura del cranio (variabile in base alla sede dell’aneurisma), utilizzo di corridoi naturali (cisterne aracnoidee) senza aggressione diretta del tessuto cerebrale.

Come si fa un arteriografia?

L’arteriografia si effettua iniettando nell’arteria un mezzo di contrasto iodato: viene detta globale se il mezzo è iniettato in un tronco arterioso (aortografia), selettiva se viene invece iniettato in un ramo arterioso (per esempio nell’arteria renale).

Quanti giorni di convalescenza dopo angioplastica?

Nello specifico per i pazienti stabili (con sindrome coronarica cronica) in assenza di complicanze il ricovero dura in genere di 2-3 giorni. Per i pazienti con infarto miocardico acuto la degenza è tra i 4-6 giorni, a seconda dei casi.

A cosa serve la fluorangiografia retinica?

A cosa serve la fluorangiografia retinica? L’esame consente di valutare la velocità del sangue nella retina e nella coroide, la presenza di anomalie della parete dei vasi e la formazione di neovasi.

In che cosa consiste l’esame ecodoppler?

Che cos’è l’ecocolordoppler? È una metodica non invasiva che, mediante la visualizzazione dei principali vasi sanguigni (arterie, grossi vasi addominali, tronchi sovraaortici, sistema venoso), permette di studiarne il flusso ematico.

Cos’è un intervento di angioplastica?

L’angioplastica coronarica è la procedura attraverso cui viene eseguita la dilatazione di un vaso sanguigno ostruito attraverso l’utilizzo di un palloncino che viene posizionato dove sussiste il problema e gonfiato così da ricreare lo spazio ottimale per lo scorrere del sangue.

Come si toglie un aneurisma?

Per curare la rottura di un aneurisma cerebrale, è possibile ricorrere a due tipi di intervento chirurgico:

  1. Operazione di clipping (o clippaggio).
  2. Operazione di coiling endovascolare (o chiusura dell’aneurisma).